Non solo sosta

foto di Atobiu.

Abbiamo avuto modo di partecipare al secondo incontro pubblico indetto dall’Amministrazione Comunale sul piano cittadino della sosta.
Come nella precedente assemblea l’affluenza è stata piuttosto limitata (23 persone nel momento di massima affluenza), ma le modalità di interazione tra gli organizzatori e i partecipanti hanno reso possibile un confronto costruttivo e stimolante, ricco di spunti di riflessione e ipotesi migliorative.
L’Assessore Passino e il Comandante Virdis, in risposta ad alcune delle sollecitazioni ricevute in tal senso, hanno fornito informazioni utili ad inquadrare il piano della sosta nel più ampio contesto del sistema della mobilità urbana.
Come è stato fatto notare in più interventi, se lo scopo del piano della sosta è quello di disincentivare l’uso delle auto in certe zone, a vantaggio dell’utilizzo di sistemi di mobilità alternativa (mezzi pubblici e bici), non si può pensare di fare una programmazione a compartimenti stagni, e regolamentare il primo senza incentivare gli altri.
E’ stato chiesto pertanto quali tipologie di interventi siano stati previsti in tal senso dall’Amministrazione Comunale, e sono state prospettate una serie di ipotesi, nessuna delle quali però di immediata realizzazione.
L’Assessore ha informato per esempio di aver avviato un confronto col comune di Cagliari per valutare la praticabilità dell’introduzione anche a Quartu dell’utilizzo del car sharing, che sembra avere nel capoluogo un discreto successo; ha inoltre fatto presente che la Provincia, sulla base di un apposito studio condotto sul trasporto locale, che ha rilevato l’esistenza di un certo numero di tratte su cui insistono differenti corse ARST e CTM, ha ipotizzato la previsione di percorsi alternativi che potrebbero coprire in modo più capillare il territorio a costo zero. Per ora hanno dato l’ok a questa riorganizzazione tutti i comuni tranne quello di Capoterra. Sono allo studio poi, soprattutto per le zone più periferiche, sistemi di servizio pubblico a chiamata, da realizzare con l’ausilio di nuove tecnologie.
Si è affrontato poi il discorso dei “parcheggi di scambio”, dove lasciare le auto per poter prendere i mezzi pubblici.
Il comandante Virdis ha a tal proposito presentato due esperienze sperimentate negli ultimi anni in questa direzione. La prima ha riguardato il bus navetta per consentire di raggiungere il Poetto parcheggiando in via San Benedetto. Il servizio ha registrato il primo anno un’utenza stagionale di circa 1000 persone ed è gradualmente migliorato con una maggiore conoscenza del servizio e con la fidelizzazione arrivando negli ultimi anni a 3000 utenze a stagione. L’altra esperienza, che si è rivelata invece fallimentare, ha riguardato il servizio di trasporto dedicato ai dipendenti comunali, che prevedeva una navetta con partenza dal “Quartello”. Il livello di adesione è stato bassissimo. Questo perché è difficile standardizzare le esigenze dei lavoratori.
Per quanto riguarda nello specifico il piano della sosta una delle criticità emerse ha riguardato il fatto che i titolari di pass per parcheggiare nelle strisce gialle, dedicate ai residenti, pagano un servizio di cui il più delle volte non riescono a fruire. I parcheggi loro destinati vengono infatti stabilmente occupati da chi non ha titolo per farlo, e ciò comporta continue richieste di intervento alla polizia locale che, per la carenza di organico sufficiente a far fronte in modo esauriente alle diverse competenze istituzionali, non hanno spesso modo di intervenire. A tal proposito l’assessore Passino ha comunicato che, in ragione delle criticità emerse rispetto a questo tipo di regolamentazione l’Amministrazione è orientata ad abolire le strisce gialle.
Un’altra criticità segnalata dal rappresentante di un’associazione di disabili ha riguardato la richiesta fatta ai disabili di richiedere un ulteriore pass, da richiedere all’AIPA per poter parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu. Questa richiesta, oltre a comportare un onere superfluo per il soggetto disabile, che in qualsiasi altro comune ha diritto a parcheggiare gratuitamente col contrassegno ordinario, espone inoltre i soggetti non residenti a Quartu e non informati di questa singolare particolarità a incorrere nel rischio di essere sanzionati. L’Assessore Passino ha assicurato che questa incombenza, prevista dall’amministrazione su richiesta dell’AIPA, non sarà sicuramente prevista nel prossimo contratto.
Un’altra segnalazione ha riguardato lo scarso utilizzo dei parcheggi contrassegnati dalle strisce blu in certi orari e l’opportunità di prevedere per esempio la possibilità di consentire in quegli orari il parcheggio dei residenti, o di renderlo libero (per es. il sabato pomeriggio). A tal proposito l’Assessore e il comandante hanno spiegato che il sistema dei parcometri è centralizzato e consente procedere al monitoraggio dell’utilizzo dei parcheggi. Da questo monitoraggio è effettivamente emerso che ci sono alcune zone in cui in certi momenti si ha un utilizzo molto limitato delle strisce blu (per es. il pomeriggio vicino al comune e al mercato). Questo ha permesso già di adottare dei provvedimenti (per es. la possibilità di utilizzo gratuito delle strisce blu in quelle zone da parte dei residenti in possesso di pass il pomeriggio) e potrà consentire di valutare l’opportunità di prendere in considerazione la proposte di estensione della fascia di gratuità per il sabato pomeriggio.
Un’altra proposta emersa ha riguardato la possibilità di prevedere l’utilizzo delle nuove tecnologie per poter pagare la sosta senza dover utilizzare i parchimetri, non sempre funzionanti. E’ stato a tal proposito comunicato che esiste già un’APP, chiamata Easy Park che, previo accreditamento sul sistema, consente di pagare con lo smartphone. Si è chiesto di diffondere adeguatamente questa informazione, di cui nessuno dei presenti era al corrente, e l’AIPA si è impegnata ad apporre a breve termine appositi adesivi informativi sui cartelli della sosta.
Sono state fatte da alcuni partecipanti all’iniziativa delle osservazioni rispetto al costo particolarmente elevato della concessione del servizio (otto milioni e mezzo in cinque anni) e all’opportunità di prevedere una riduzione. E’ stato specificato che il costo così elevato è riconducibile in parte alle spese relative all’avvio del servizio (la società che gestisce il servizio parla di circa 1 milione di euro di investimento iniziale per l’acquisto dei parcometri) in parte alle spese del personale (sono stabilmente occupati 20 dipendenti), in parte alle spese di gestione (manutenzione e svuotamento dei parcometri).
Alcuni hanno lamentato il livello di “anarchia” della situazione del traffico cittadino riconducendola, in parte, all’assenza di interventi sanzionatori da parte della Polizia Locale.
L’Assessore e il comandante hanno fatto notare che gli elevati livelli di inciviltà manifestati da una parte della cittadinanza in alcuni ambiti, non possono essere affrontati con il solo intervento sanzionatorio, reso tra l’altro difficoltoso dalle già citate carenze di organico (un totale di 60 agenti per far fronte alle molteplici esigenze di una città con oltre 70.000 abitanti, estesa su un territorio vastissimo). Si è concordato sull’esigenza di un lavoro culturale volto a incoraggiare i cittadini a prendersi cura degli spazi pubblici sentendoli propri, un lavoro che dovrebbe iniziare dalle scuole, dalle famiglie, e che non può essere delegato solo alle istituzioni.
Per concludere sono state delineate alcune delle progettualità in corso riguardanti il sistema di mobilità più complessivo che, con la sua graduale evoluzione dovrebbe portare a una riduzione dell’uso delle auto private e, conseguentemente, delle esigenze di una regolamentazione diffusa dei parcheggi.
Si è detto per esempio che nell’area metropolitana sono stati previsti stanziamenti per le piste ciclabili pari a 14 milioni di euro, che a breve partiranno i lavori per il rifacimento della 554 (20 milioni di euro per il tratto di Quartu) e del viale Marconi. Sono stati previsti inoltre stanziamenti per 45 milioni di euro per la realizzazione della linea verde della metropolitana leggera, che dovrebbe unire Cagliari, passando per Quartucciu (dietro le vele) a Quartu (piazza Azuni). Per un’altra linea della metro si prevede invece un finanziamento di oltre 400 milioni di euro. Tutto ciò comporta ovviamente tempi lunghi. Si parla di anni, durante i quali le amministrazioni potranno cambiare, ma noi cittadini continueremo ad esserci.
Noi di Atobiu intendiamo cogliere tutte le opportunità di partecipazione che ci verranno offerte e, se necessario, stimolarne di nuove. Il nostro auspicio è quello di condividere questa esperienza con un numero sempre maggiore di concittadini motivati e a contribuire costruttivamente alle scelte dell’amministrazione attraverso un atteggiamento consapevole e responsabile volto a presidiare con determinazione la realizzazione di un percorso concreto verso uno sviluppo sostenibile e condiviso.