ATOBIU SI RINNOVA

Dopo sette anni di attività come “associazione politico culturale”, abbiamo scelto di modificare la nostra associazione in “socioculturale”, in questo momento più rispondente al mandato che ci diamo.

La cittadinanza attiva, la trasparenza, la corresponsabilità civica, sono stati gli ambiti di maggior impegno: li riconfermiamo e ne aggiungeremo di nuovi.

Nel nostro nuovo statuto una struttura organizzativa ispirata alla cogestione: Atobiu ha due president*, una donna e un uomo, Christian e Sofia, entrambi giovanissimi*. Assieme, condivideranno la conduzione e la corresponsabilità della rappresentanza. Questa scelta risponde alle esigenze della società attuale e dice quanto valore riconosciamo alle preziose differenze nella visione del mondo delle donne e degli uomini.

Potete trovare qui il nuovo statuto.

A breve, le notizie su #MoniQuartu e altre novità.

ATOBIU presenta il libro Morire d’invidia, di Arnaldo Affricani (edizioni NOR).

Il 26 marzo u.s. si è aperta una conversazione in videoconferenza per discutere di un argomento riguardante un sentimento umano quale è l’invidia. Di questo si è parlato con Arnaldo Affricani che ha scritto il libro “Morire d’invidia” insieme all’autore della prefazione Alberto Contu, oltre a Francesco Cheratzu, editore della stessa opera.

Il libro prende spunto da questo sentimento per narrare storie di Cagliari, ma anche di altri centri dell’Isola, ed è ambientato negli anni successivi alla seconda guerra mondiale ma non si tratta di un manuale bensì di una serie di racconti e di storie di vita. La narrazione si avvia descrivendo che, prima dell’evento bellico, l’invidia non era contemplata dalla popolazione sarda ma, tutto questo cambiò dopo la fine della guerra con l’arrivo degli americani e, quindi, con l’inizio del benessere e del boom economico. Inoltre non esiste nella lingua sarda un termine che definisce la parola invidia e di conseguenza non è mai stata riconosciuta come un problema.Si rappresenta che l’invidia non è sufficientemente studiata sia dalla sociologia che dalla psicologia a differenza della letteratura come Leopardi e Dostoevskij, così come gli economisti, i quali mettono in rilievo i costi sociali in relazione alla giustizia sociale.Si dice che i sardi siano invidiosi ma evidentemente questo sentimento viene confuso con la gelosia tant’è che l’invidia può essere definita come un’emozione complessa ed è caratterizzata da senso d’inferiorità e rivalità, l’impulso di possedere un bene, una qualità oppure una condizione che il soggetto confronta con chi la possiede è quindi un sentimento di ostilità verso chi ha un qualcosa che il soggetto crede di non avere. Si può definire anche come un sentimento di prossimità e, potenzialmente, potrebbe essere inversamente proporzionale alla distanza dei soggetti.Si è detto inoltre che, dove c’è equilibrio di povertà, l’invidia diventa un fattore aggregante e in presenza di scarse risorse territoriali, non equamente distribuite, tale sentimento viene messo in risalto.In conclusione l’invidia, così come tante altre definizioni, diventa uno stereotipo per incanalare e incastrare, in una dimensione statica, ciò che si vuole dominare e quindi il potere dei media e della politica spesso definiscono gli altri.

https://www.youtube.com/watch?v=Xfx8PM5b_i8

MORIRE D’INVIDIA

Che cosa è l’invidia?

Con quali meccanismi si origina?

Cosa la distingue da altri sentimenti negativi?

Difficile ammettere di provarla nei confronti di qualcuno: nonostante sia un sentimento che penetra le nostre esistenze con grande facilità, la cultura comune la processa come moralmente negativa e ci spinge a non dichiararla, a non parlarne, a non rifletterci sopra, a metterla a tacere.ù

E invece, ognuno di noi ha potuto osservare l’invidia pilotare – silenziosamente – le scelte di qualcuno, interrompere percorsi di vita, interferire con lo sviluppo dei gruppi, delle comunità, delle città. Dunque, volentieri scegliamo di parlarne.

A dialogare con noi su questo tema sarà Arnaldo Affricani, autore del libro “Morire d’invidia” (Ed. NOR, 2019), una gradevolissima raccolta di racconti ambientati nella Sardegna della seconda metà del secolo scorso, attraverso i quali si può cogliere come questo sentimento ricorra nelle vite delle persone e delle comunità e in esse si connoti anche culturalmente e sociologicamente.

Partecipa al dialogo anche Alberto Contu, formatore e consulente aziendale, giornalista e autore di varie pubblicazioni, nonchè delle preziose riflessioni introduttive sull’invidia contenute nella prefazione a “Morire d’invidia”.

L’incontro si terrà venerdì 26 marzo 2021, alle ore 18,30, in videoconferenza sulla piattaforma

Zoom

MEETING 97318308954 Passcode: 848494

Presentazione del libro Anticorruzione POP

Perché mai dei comuni cittadini dovrebbero impegnarsi nella prevenzione della corruzione?

In fondo, non è il compito delle istituzioni, della forza pubblica e della magistratura?

Con questo interrogativo si è aperto il dialogo avvenuto venerdì 26 febbraio 2021, con Leonardo Ferrante, coautore insieme a Alberto Vannucci del libro “Anticorruzione POP” (Edizioni Gruppo Abele).

Con la sua grande capacità comunicativa, Leonardo ci ha fatto ritrovare la nostra collocazione nel ruolo attivo che la stessa legge* ci assegna, nel contrasto alla corruzione: acquisire, testimoniare e diffondere la cultura dell’integrità, intercettare il fenomeno della corruzione prima che si manifesti, in modo che non sia più la repressione l’unico strumento per contrastarla.

Leonardo ha invitato i 40 e più partecipanti all’incontro, (fra cui, graditissimi e attivissimi, gli studenti di una classe quinta dell’Istituto “Levi” di Quartu), a fare “obbedienza attiva”, ovvero rispondere con slancio ed entusiasmo a questa richiesta di collaborazione civica.

In che modo? Per esempio, esercitando il diritto all’informazione, per conoscere come le amministrazioni prendono le decisioni che riguardano la nostra vita, e trattano le risorse pubbliche: denaro, beni materiali e immateriali, capitale sociale. La trasparenza è una forma di prevenzione e di contrasto della corruzione: l’obbligo per le amministrazioni di pubblicare le informazioni sulla propria attività e l’interessamento dei cittadini a conoscere come agisce l’amministrazione pubblica, è un “accendere la luce” per non lasciare possibilità a chi ne fosse tentato di nascondere, nel buio e nell’opacità, la propria non integrità.

E inoltre… E’ stato importantissimo soffermarsi sull’affermazione “tutti noi siamo corrompibili”, nel senso che possiamo ricevere, nell’ambito della nostra professione o in generale del nostro vivere, richieste/inviti/pressioni a essere coinvolti in atti o comportamenti illeciti. La certezza del non rimanere coinvolti è strettamente collegata alla nostra consapevolezza e, soprattutto, a quanto ci sono chiari i rischi e le conseguenze (legali, penali, sociali, psicologiche) che ne derivano.A maggior ragione, l’amministrazione pubblica deve vigilare su se stessa, conoscere i punti di maggior rischio di corruzione e mettere in campo tutte le azioni e comportamenti per prevenirla.

E’ per questo che tutte le amministrazioni adottano il Piano per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza.

Nel chiudere l’incontro, Leonardo ha evidenziato che il contrasto alla corruzione non può essere affidato solo alle leggi, ma al necessario cambiamento culturale che consente a ciascuno di noi di non avere dubbi su ciò che è chiaro e ciò che è opaco, su ciò che è lecito e ciò che è illecito, su ciò che è integrità e ciò che è corruzione.

Come tutti i cambiamenti culturali, è un processo lungo e difficile, ma non impossibile.

Nella foto, le parole che i partecipanti hanno scelto per sintetizzare l’incontro.

[*Legge n.190 del 2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”]

Anticorruzione Pop

Se desideri……

conoscere e capire meglio il fenomeno della corruzione e come è possibile prevenirla o contrastarla…

incontrare Leonardo Ferrante, coautore di “Anticorruzione POP” e dialogare con lui…

partecipare a questo incontro…

1⃣

Scrivi una mail a atobiu@atobiu.it o manda un messaggio privato alla pagina Atobiu

2⃣

Riceverai il link per l’accesso alla videoconferenza in un nostro messaggio di risposta, il giorno prima dell’incontro

La partecipazione è aperta a tutti coloro che lo chiedono, in videoconferenza, attraverso la piattaforma Zoom.

Visita Guidata All’Albo Pretorio Comunale

VISITA GUIDATA ALL’ALBO PRETORIO COMUNALE

20 febbraio 2021, ore 18 su JitsiMeet

Cosa è e cosa contiene l’albo pretorio comunale?

Dove e come possiamo consultarlo?

Perchè può essere utile imparare a leggerlo?

Atobiu organizza una “visita guidata” a questo spazio digitale, in cui sono pubblicati i principali documenti che riguardano l’attività dell’amministrazione comunale.

L’incontro è specificamente dedicato a chi ha interesse a imparare come si consulta l’albo pretorio comunale, ma ha difficoltà a farlo in autonomia.

L’appuntamento è per sabato 20 febbraio 2021, dalle 18 alle 19, in videoconferenza sulla piattaforma Jitsi Meet.

L’esperienza sarà interattiva, perciò riservata a massimo 5 partecipanti. Gli interessati possono chiedere di partecipare scrivendo un messaggio in questa pagina o una mail a atobiu@atobiu.it

Le richieste saranno accettate in ordine di arrivo. Nel messaggio di conferma, daremo il link per l’accesso al meeting.

Se le richieste saranno in numero superiore a 5, prevederemo successivamente una seconda visita.

SEGNA LA DATA!

📌

26 febbraio 2021, ore 18

Incontro con Leonardo Ferrante, coautore (con Alberto Vannucci) del libro “ANTICORRUZIONE POP” (Edizioni Gruppo Abele)

Abbiamo avuto il piacere di conoscere Leonardo Ferrante*, e dialogare con lui di trasparenza, consapevolezza, partecipazione dei cittadini, monitoraggio civico e comunità monitoranti. Ognuno di questi argomenti è capace di portarsi via l’opacità in cui fermenta e abita la corruzione.

Leonardo ha tantissime esperienze di azioni compiute in quest’ambito (nelle istituzioni, nei territori, con i bambini e i ragazzi delle scuole), che mette generosamente a disposizione delle comunità e delle persone che vogliono farsi una propria idea dell’argomento.

Gli abbiamo chiesto di parlarne insieme, di aiutarci a conoscere gli strumenti per promuovere l’INTEGRITA’ nella società civile, di ragionare su come prendersi cura dei beni comuni, e in questo modo provare ad anticipare la tendenza alla corruzione, a riconoscerla, possibilmente a contrastarla.Pensa…

❗

Tutti sappiamo che la corruzione esiste, ma non ci piace tanto parlarne.

❓

Nessuno di noi sa quanto può essere corruttibile.

💡

Se non ti preoccupi di illuminare, nessun altro potrà farlo come te, al posto tuo.

✋

E’ semplice combattere il malaffare se sai come farlo.L’incontro con l’autore è in videoconferenza. La partecipazione è libera, aperta a tutti gli interessati.

📣

Nei prossimi giorni, indicazioni dettagliate per il collegamento.

*referente nazionale del settore Anticorruzione Civica e Cittadinanza Monitorante delle associazioni Libera e Gruppo Abele. Dal 2012 al 2015 è stato coordinatore scientifico della campagna anticorruzione “Riparte il futuro”. E’ referente del Progetto Common (comunità monitoranti).

BUON 2021

DIECI… I mesi trascorsi dall’inizio della pandemia, che ha così tanto caratterizzato e influenzato l’anno 2020. Capire, proteggere, attendere, aiutare, farsi aiutare hanno avuto contenuti nuovi, a cui non eravamo mai giunti prima. Apprezzare la salute come dono e come impegno collettivo è il terreno in cui scorre tuttora il nostro tempo.

NOVE… il valore che diamo allo sforzo che la nostra comunità cittadina sta compiendo – anche a piccoli passi – per maturare una sempre maggiore consapevolezza che partecipare alla vita pubblica sia un dovere: apprezziamo la nascita di nuovi Comitati, la perseveranza di gruppi/associazioni che si impegnano per tutti noi in svariatissime forme e iniziative, l’impegno di tanti singoli. Questa è la strada e si chiama partecipazione.

OTTO… le parole chiave presenti nella nostra Carta dei Valori: dialogo, confronto costruttivo, ottimismo, trasparenza, lealtà, mediazione, condivisione, solidarietà. Le teniamo presenti nel nostro vivere, per poterci costantemente migliorare in esse, convinti che possano aiutare noi stessi e la Città, anche nel prossimo anno.

SETTE… i mesi durante i quali saremo impegnati, con il progetto “A scuola di Opencoesione”, ad accompagnare una classe dell’Istituto “Levi” di Quartu, nell’azione di monitoraggio civico della costruzione della metropolitana leggera che arriva fino a Quartu. Apprendere insieme ai ragazzi è reciprocamente rinforzarsi sull’importanza di essere “comunità monitorante”.

SEI… le ore programmate per alcune classi delle scuole superiori di Quartu in cui nel 2021 andremo a spiegare come funziona il Comune, quanto è importante informarsi attraverso gli strumenti della trasparenza, quali sono i diritti di un cittadino e quanto è importante che ognuno partecipi attivamente al bene collettivo. Ci incoraggia sapere che questa nostra attività trovi spazio nella scuola e pregustiamo la bellezza dell’incontro con i giovani.

CINQUE… gli strumenti per la partecipazione che vorremmo vedere caratterizzare il rapporto fra i cittadini quartesi e la nuova amministrazione: petizioni, istanze e delibere di iniziativa popolare (con il relativo regolamento mancante da 20 anni!); e poi le consultazioni pubbliche e il monitoraggio civico degli appalti. E’ tempo.

QUATTRO… le associazioni con cui abbiamo avuto il piacere di collaborare in questo anno passato (Sardegna Possibile, Parole O_Stili, ASOC, Arcoiris): costruire eventi, dialogare su tematiche, creare documenti, svolgere azioni civiche comuni moltiplica le forze. E’ la “rete”, espansione e protezione per il lavoro civico comune.

TRE… I soci nuovi che abbiamo avuto il piacere di accogliere in questo 2020, che sono arrivati a rinforzare l’associazione, con idee, richieste, riflessioni, aiuto concreto: li ringraziamo per il dono della loro vicinanza e collaborazione.

DUE… i libri che desideriamo presentare ai concittadini, nei prossimi mesi: ci affiancheranno gli autori e sarà occasione per aprire nuove finestre da cui rileggere la nostra realtà.

UNO… il pensiero guida per questo prossimo 2021: “Nessuno libera nessuno, nessuno si libera da solo: ci si libera insieme”(… Buon Anno Nuovo!)

“A Scuola Di Open Coesione”:

Monitoraggio Civico Sulla Costruzione Della Metropolitana Leggera Di Quartu

Il nostro impegno riparte dai giovani, dal monitoraggio civico e dal progetto “A scuola di open coesione”.Finanziato dalla Commissione Europea, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Sardegna, “A scuola di open coesione” (http://www.ascuoladiopencoesione.it/it ) è una sfida tra classi delle scuole superiori, che si misurano nella loro capacità di compiere il monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali.

Le classi in gara in questa settima edizione (anno scolastico 2020/2021) sono 214 in tutta l’Italia. Ognuna di esse ha scelto un progetto da monitorare, tra le migliaia presenti nella banca dati https://opencoesione.gov.it/it/.

Atobiu accompagna gli studenti della 3 B Programmatori dell’Istituto Tecnico Economico “Levi” di Quartu nel loro percorso di monitoraggio civico. Il finanziamento che i ragazzi hanno scelto di monitorare è la costruzione del tratto della metropolitana leggera di Quartu, opera che costa € 60.000.000,00 di Fondi Comunitari (https://opencoesione.gov.it/it/progetti/5mtra1c1022/ ): “progettare”, “analizzare”, “esplorare”, “raccontare”, questi gli impegni e le fasi del lavoro che i ragazzi compiranno da protagonisti, per capire a che punto è lo sviluppo dell’opera e come vengono spesi i finanziamenti.

Noi, insieme ai funzionari degli sportelli di Europe Direct e dell’Istat, mettiamo a disposizione riflessioni, stimoli, incoraggiamento.La classe concorre all’assegnazione di premi e riconoscimenti, tra cui visite alle sedi istituzionali nazionali e europee, opportunità formative, libri, dotazioni tecnologiche. Il percorso di monitoraggio civico è arricchito anche dalla partecipazione agli eventi della “Settimana dell’Amministrazione Aperta – Open Gov Week”, che si svolgerà nella primavera 2021.

Siamo ancora e sempre di più convinti che non esista un modo migliore per compiere il proprio dovere costituzionale di cittadinanza, se non partecipando attivamente. E il monitoraggio civico, fra i tanti strumenti della partecipazione, è ancora troppo poco conosciuto, compreso, apprezzato.

Noi andiamo avanti nell’apprenderlo e nel promuoverlo, a piccoli passi, grati per tutte le opportunità di impegno comune con chi ci crede, in questo caso, la Scuola.

#atobiu #quartu #ASOC #ascuoladiopencoesione #monitoraggiocivico #BuonNatale2020