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Terzo dialogo cittadino
TERZO DIALOGO CITTADINO – Sabato 6 maggio 2017 – Ore 17,30 – Parco “Andrea Parodi”, Loc. S. Andrea (Via Leonardo Da Vinci, Quartu S.Elena).
Il dialoghi cittadini sono un momento di incontro fra cittadini di Quartu S. Elena.
Li abbiamo pensati per recuperare l’abitudine al dialogo di persona, in luogo delle “discussioni” dietro la tastiera o nelle pagine dei social network, proprio perché crediamo nel valore dell’incontro e nella produttività dello scambio.
L’appuntamento è per sabato 6 maggio, alle ore 17,30. Staremo insieme un’oretta.
Partecipa liberamente chiunque lo desidera. Noi vi aspettiamo lì.
I soci di Atobiu
(PS: in caso di cattivo tempo, rimandiamo)
“ISTRUZIONI PER L’USO DEI DIALOGHI CITTADINI”
1) partecipi se lo desideri, col solo impegno del rispetto per gli altri
2) considera l’argomento che porti come “non delegabile agli altri”: se tu lo ritieni una cosa importante, attivati (anche con piccole azioni) e coinvolgi altri ad attivarsi insieme a te
3) informa gli altri di quanto fai per il miglioramento della vita civica: far circolare informazioni di azioni positive di singoli cittadini o di gruppi farà crescere la città in consapevolezza e attivismo
4) pensi di non sapere abbastanza su di un argomento, o semplicemente non hai le informazioni necessarie per affrontarlo? Chiedi pure al gruppo: chiunque abbia queste informazioni, avrà il piacere di condividerle con te.
Sa die de sa sardigna
Sa die de sa Sardigna è il ricordo del giorno in cui i Sardi lottarono per la libertà, insieme come un solo popolo.
Ogni anno, ancora ora e con altrettanto forti ragioni proprio oggi, proviamo a ricordarci che la lotta per una Sardegna più libera non finisce mai. E che tutti noi che alla Sardegna siamo legati da svariatissime storie e forme di appartenenza, siamo chiamati ad impegnarci per migliorare le nostre condizioni di vita e di libertà.
Noi di Atobiu la celebriamo mettendo a disposizione questo bel fascicolo, creato per i bambini dagli autori del progetto “Storia sarda nella scuola italiana”, che avemmo come ospiti, relatori e testimoni, durante una bella serata alla biblioteca comunale, nelle nostre attività dell’anno scorso.
A tutti noi, bona die e buon impegno per la libertà.
Saluti alla nuova assessora
Alla nuova assessora Dott. ssa Tiziana Terrana, a cui il Sindaco ha attribuito le deleghe “Tutela dell’Ambiente, Igiene Urbana, Servizi Tecnologici, Manutenzioni”, fresca di nomina, porgiamo il nostro benvenuto. Lei è la quarta in due anni (cfr. Passino, Cannarella, Passino, Terrana).
Come avevamo già scritto all’assessore al Bilancio Roberto Fadda Di Martino, nominato circa un mese fa, non riteniamo che ci sia tempo per altri convenevoli: occorre subito rimboccarsi le maniche ed affrontare le innumerevoli situazioni critiche della nostra Città.
Gliene elenchiamo alcune, di sua competenza, che destano in noi una forte preoccupazione.
Il primo è sicuramente l’appalto del Servizio di Igiene Urbana, per due aspetti: le modalità in cui è avvenuta la cosiddetta “proroga” e la decisione di passare da gestione in appalto a concessione di servizi, i cui termini (economici, temporali, organizzativi), a pochi mesi dalla scadenza della suddetta proroga, non sono ancora definiti dall’Amministrazione di cui ora Lei entra a far parte. Durante le assemblee civiche sull’argomento, promosse dal suo predecessore, è stato detto che si stanno ancora raccogliendo i dati per lo studio. Le chiediamo: non è che intendete andare avanti di proroga in proroga?
Il secondo è quello delle manutenzioni non svolte, che hanno fatto derivare la Città verso lo stato di degrado estetico e funzionale che è sotto gli occhi di tutti, strade in primis, seguite da scuole e edifici comunali.
Il terzo è quel gioiello di PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), che giace morto e inapplicato in bella mostra nel sito istituzionale del Comune.
Il quarto e il più importante, glielo raccomandiamo con tutto il cuore: la non approvazione del bilancio e la condizione di “gestione provvisoria” in cui Quartu galleggia dal 1 aprile 2017. Lei lo sa che in questa situazione non potrebbe bandire alcun appalto o concessione? Lei lo sa che non potrà eseguire nessuna manutenzione? E ovviamente, non potrà nemmeno applicare nessun PAES.
Se il Sindaco l’ha nominata, riteniamo che riponga in Lei tanta fiducia. Ci aspettiamo che immediatamente Lei dia agli uffici le giuste linee politiche per farci uscire dalla situazione di impasse in cui Quartu versa ormai da così troppi anni.
Pertanto, non le rubiamo altro tempo: attendiamo fiduciosi di vedere il suo lavoro per la ripresa di un’attività amministrativa efficiente e trasparente della nostra Città.
Breve racconto del secondo dialogo cittadino
Domenica 9 aprile, nel pomeriggio, ci siamo incontrati nel Parco di Molentargius-Saline.
Seduti nel prato, eravamo una decina in più della prima volta.
Abbiamo parlato di trasparenza e di partecipazione. Ci siamo scambiati informazioni sul bilancio comunale non ancora approvato e sul servizio di igiene urbana, che passerà da gestione in appalto a servizio in concessione. Abbiamo condiviso le informazioni possedute dai partecipanti sui lavori del Consiglio Comunale e su quelli di alcune commissioni. Abbiamo cercato di ricostruire le informazioni principali sullo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che a breve dovrebbe essere aperto sul territorio di Quartu, sulla destinazione del Caffè del Parco (stabile comunale adiacente al Parco di Pitz’e Serra), sullo sfratto delle associazioni cittadine dai locali comunali.
Volutamente i dialoghi cittadini non stabiliscono un tema per l’incontro: anche questa volta è stato lasciato alla spontaneità e alle esigenze portate dai singoli partecipanti.
Sinteticamente sono emersi:
– l’interesse agli argomenti della vita pubblica e collettiva;
– il bisogno di ricevere informazioni e spiegazioni sul funzionamento amministrativo della città;
– la volontà di procedere ad azioni concrete di impegno.
Come abbiamo detto durante il dialogo, Atobiu propone questi incontri come momento di scambio, e per condividere, con il maggior numero possibile di cittadini, la cultura della partecipazione. Non li proponiamo per assumere l’onere di portare a soluzione cose per le quali occorre tutta la cittadinanza.
Ciò che auspichiamo è che, anche dai dialoghi, possano nascere nuove iniziative dei cittadini che aumentino la volontà e la capacità di intervenire positivamente sulla vita pubblica.
Anticipiamo che il prossimo dialogo sarà Sabato 6 maggio 2017, alle ore 17,30, nel Parco Andrea Parodi a S. Andrea.
Intanto, ragionando e riflettendo sui due primi incontri, sono nate le
“ISTRUZIONI PER L’USO DEI DIALOGHI CITTADINI”
1) partecipi se lo desideri, col solo impegno del rispetto per gli altri
2) considera l’argomento che porti come “non delegabile agli altri”: se tu lo ritieni una cosa importante, attivati (anche con piccole azioni) e coinvolgi altri ad attivarsi insieme a te
3) informa gli altri di quanto fai per il miglioramento della vita civica: far circolare informazioni di azioni positive di singoli cittadini o di gruppi farà crescere la città in consapevolezza e attivismo
4) pensi di non sapere abbastanza su di un argomento, o semplicemente non hai le informazioni necessarie per affrontarlo? Chiedi pure al gruppo: chiunque abbia queste informazioni, avrà il piacere di condividerle con te.
Aspettando le carte dei servizi…
ASPETTANDO LE CARTE DEI SERVIZI… IL PATTO DI LEALTA’ INESISTENTE TRA IL COMUNE DI QUARTU E I SUOI CITTADINI
La Carta dei Servizi è il documento OBBLIGATORIO con il quale ogni Ente erogatore di servizi, compreso il Comune, assume gli impegni nei confronti della propria utenza. E’ un vero e proprio patto di rispetto reciproco.
Sono i documenti da cui si vede in che modo il Comune fa un efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e migliora, attraverso questi, la qualità della vita della cittadinanza.
A Quartu, la realtà delle cose è ben lontana da come dovrebbe essere: le Carte dei Servizi non sono pubblicate là dove è obbligatorio che siano, ovvero nella parte del sito internet dedicata all’amministrazione trasparente.
Vi avevamo informato della nostra richiesta di accesso civico, volta a sollecitare il nostro comune all’adempimento del suo dovere di pubblicazione di alcune carte dei servizi, con un post precedente.
Questa è la risposta che abbiamo ricevuto: “Con riferimento alla nota PEC n. 14823 del 6 marzo 2017, si comunica quanto segue: in relazione ai Servizi Sociali, in attesa di regolamento disciplinante la materia, non si è potuto procedere alla redazione della carta dei servizi o di altro documento contenente gli standard di qualità di detti servizi, ai sensi dell’art. 32, comma 1 del D.Lgs. n. 33/2013; in relazione, invece, ai servizi di Igiene Urbana, Biblioteca e Mensa Scolastica, gli uffici di competenza stanno procedendo all’elaborazione dei dati relativi all’esercizio finanziario 2016, che verranno pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente”, sotto-sezione “Servizi erogati”, entro il 30 aprile 2017.”
Da questa risposta non possiamo che trarre alcune considerazioni.
La prima è che l’amministrazione quartese non è in grado di adempiere ad alcuni suoi elementari doveri senza un adeguato “stimolo” da parte della cittadinanza: le carte dei servizi biblioteca, mensa scolastica e igiene urbana saranno pubblicate entro il mese di aprile 2017, dopo la nostra sollecitazione.
E se non avessimo scritto noi?
La seconda è che proprio per quanto riguarda i Servizi Sociali (che prima di tutti gli altri servizi dovrebbero porsi al servizio dei cittadini fornendo puntuali informazioni sulle opportunità di aiuto e sostegno riservate a chi affronta un disagio, che dovrebbero esprimere la cultura istituzionale dell’attenzione e della solidarietà verso chi ha bisogno) la predisposizione della Carta dei Servizi è un obiettivo ancora lontano, subordinato ad un non meglio specificato “regolamento”.
Ma regolamento di che? A Quartu si usa anteporre la mancanza di un regolamento alla soluzione immediata dei problemi: ricordate lo streaming, la pubblicità delle commissioni consiliari.
Ecco, cari cittadini e cari amministratori, ve lo vogliamo dire fuori dai denti: non c’è bisogno di nessun regolamento a monte di nessuna carta dei servizi sociali!
C’è invece, sicuramente, bisogno di:
– fare molta più attenzione ai cittadini più fragili
– tornare indietro dalle scelte scellerate degli ultimi anni, che hanno progressivamente perseguito lo smantellamento di servizi preziosi per il miglioramento della qualità di vita individuale e sociale: dagli asili nido ai centri anziani, dal servizio educativo territoriale all’housing sociale, dalle attività di mediazione penale, familiare e sociale allo spazio neutro
– restituire ai cittadini quartesi la possibilità negata di esercitare il proprio diritto ad un’assistenza pubblica efficace, professionale e accogliente
– un’amministrazione che non ignori i propri doveri. Chi non è in grado di gestire la città può scegliere di rinunciarvi. Chi continua a farlo è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità. Ora, senza altre scuse.
Tolleranza zero è la strada maestra davvero.
Per tutti.
Bilanci non approvati, commissariamenti mancati e tolleranza zero
BILANCI NON APPROVATI, COMMISSARIAMENTI MANCATI E TOLLERANZA ZERO
Il commissariamento di un comune della Sardegna (per dimissioni del Sindaco, o della metà più uno dei consiglieri comunali, o perché il suo bilancio non viene approvato nei tempi previsti), in virtù della “specialità” regionale (Regione autonoma a statuto speciale), è compito che spetta alla Giunta Regionale e non al Prefetto come succede nelle regioni a statuto ordinario.
Qual è la differenza?
In teoria non dovrebbe cambiare nulla, ma nella sostanza cambia tantissimo. Il Prefetto, organo burocratico periferico del Ministero degli Interni, solitamente nel giro di pochissimi giorni procede alla nomina del commissario, mentre in Sardegna la Giunta Regionale, organo politico supremo rispetto all’autonomia sarda, solitamente prende (tanto) tempo.
Lo scorso anno, quando il Comune di Quartu non approvò il bilancio nei termini previsti dalla legge, come tanti altri comuni nell’isola, si limitò ad un richiamo formale. Pochi giorni dopo, diverse furono le amministrazioni che conclusero il procedimento di approvazione, mentre Quartu fece passare molti altri mesi, approvando il bilancio il 3 agosto 2016, con ben 215 giorni di ritardo rispetto all’inizio del nuovo anno.
Ci chiediamo cosa stia accadendo quest’anno, e quanto tempo verrà concesso dalla Giunta Regionale al nostro Comune inadempiente e recidivo.
Il primo termine di approvazione, il 31/12/2016, è stato ampiamente superato e così anche il secondo termine, quello della proroga fino al 31 marzo 2017, ce lo siamo lasciato alle spalle senza programmazione triennale.
La differenza tra un burocrate (il prefetto) ed un politico (l’assessore regionale degli Enti Locali) è il margine di discrezionalità molto più ampio per quest’ultimo. Quando si deve decidere se e quando sciogliere un consiglio comunale il politico dovrebbe tenere in considerazione anche elementi non oggettivi.
Nel caso del comune di Quartu le considerazioni politiche sono ancora più forti, visto il modo in cui si è formata la maggioranza attuale, anomala rispetto alla legge elettorale e all’esito del voto.
Perché la Giunta Regionale non commissaria il Comune di Quartu, che è senza bilancio?
Perché attendendo a oltranza indulge sulla cattiva amministrazione del Comune di Quartu?
Perché, così facendo, impedisce ai cittadini di avere amministratori più degni del loro mandato?
Noi NON RITENIAMO che l’Autonomia Speciale sia la radice del problema.
Noi VERIFICHIAMO, per il secondo anno di seguito, che l’attuale Giunta Regionale non sa o non vuole fare buon uso dell’autonomia.
E in Sardegna, senza valutare i singoli casi, “per non fare figli e figliastri”, un commissariamento si nega un po’ a tutti, magari pensando che alla prossima tornata di votazioni ci sia un tornaconto per le liste vicine all’attuale maggioranza al governo regionale.
Forse i Consiglieri di opposizione dovrebbero spostare la loro attenzione anche là, un po’ oltre l’ombra del loro naso.
Forse noi cittadini dovremmo tenerne conto per le prossime elezioni, sia comunali che regionali.
“Tolleranza zero” è davvero la strada maestra.
Per tutto.
Secondo dialogo cittadino
DIALOGHI CITTADINI – 9 APRILE, ORE 17, PARCO MOLENTARGIUS
Per il nostro “ SECONDO DIALOGO CITTADINO” abbiamo scelto il bellissimo prato del Parco di Molentargius (accesso da Viale della Musica – Via Don Giordi, ritrovo in zona chiosco)
L’appuntamento è per domenica 9 aprile, alle ore 17. Staremo insieme un’oretta.
Partecipa liberamente chiunque lo desidera. Noi vi aspettiamo lì.
I soci di Atobiu
(PS: in caso di cattivo tempo, rimandiamo)
Perché i dialoghi cittadini?
Abbiamo pensato alla nostra Città di Quartu e alla povertà di occasioni di incontro umano spontaneo, esperienza perduta, sacrificata al ritmo della vita frettolosa.
Abbiamo pensato alla poca abitudine dei quartesi a uscire di casa per parlare.
Abbiamo pensato alla situazione sociale e generale di degrado, che opprime il vivere a Quartu e lede il buon umore (o benessere percepito) di noi cittadini.
Abbiamo pensato a tutti quelli che covano insoddisfazione per la gestione politica di oggi e di ieri, ma se la tengono e al massimo sviluppano la decisione di non interessarsene più o ancora o mai.
Abbiamo pensato a tutti quelli che appartengono a gruppi facebook cittadini e non si incontrano di persona, fuori dal mondo semifittizio della tastiera.
Abbiamo pensato che potevamo proporre, a tutti coloro che come noi sentono il bisogno di recuperare la bella abitudine al dialogo, di incontrarci, dandoci solo un appuntamento.
Trasparenza, carte dei servizi e tolleranza zero
Che cosa è una “Carta del servizio”?
E’ un patto tra l’Amministrazione e i cittadini, che vengono preventivamente informati sugli standard dei servizi offerti, su come si svolgono le prestazioni e su cosa può fare il cittadino nel caso non vengano rispettati gli impegni assunti.
E’ uno strumento importante, dal quale emerge tutto l’impegno (organizzativo, economico, di risultato) che l’Amministrazione dedica ai propri cittadini, attraverso le sue azioni più importanti, che sono i servizi, appunto.
Ogni servizio dovrebbe avere la sua Carta del Servizio?
Certo. E’ un OBBLIGO DI LEGGE, esattamente dell’articolo 32 del Decreto Legislativo n. 33/2013, l’ormai famoso “Decreto trasparenza”. Al comma 1 dice proprio “le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi pubblicano la carta dei servizi o il documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici.”
Dove possiamo trovare le Carte dei Servizi?
Per tutte le amministrazioni pubbliche, il percorso da fare è il seguente: raggiungere la home page del sito ufficiale di quella amministrazione, entrare nel link “Amministrazione trasparente”, successivamente compulsare sul link “Servizi erogati” e infine aprire il link “Carta dei servizi e standard di qualità”.
L’obbligo di legge è assolto solo se le Carte dei Servizi sono pubblicate in questa posizione.
Il Comune di Quartu ha pubblicato le sue Carte dei Servizi?
NO.
Se si compie il percorso indicato si arriva ad una “pagina in allestimento”. Evidentemente questa pagina è risultata difficilissima da allestire, visto che l’obbligo di pubblicare le Carte dei Servizi risale al 2013 e noi ci troviamo nel 2017.
Durante una delle assemblee civiche sull’igiene urbana abbiamo sollevato la questione e abbiamo chiesto come mai noi cittadini non avessimo a disposizione la Carta del Servizio di Igiene Urbana. L’assessore Passino ha risposto che “a scansionare l’intero progetto fatto a suo tempo dal concorrente, oggi gestore del servizio, ci si mette una settimana”. Con questa risposta, purtroppo, ci ha dimostrato di non sapere che cosa è una carta del servizio e che in genere questo tipo di documenti consta di poche pagine, con i soli elementi essenziali di cui abbiamo detto all’inizio.
E come se non bastasse, ci ha rimandato ad un link che si troverebbe da qualche parte nella home page, dedicato al servizio di igiene urbana. Andatelo a cercare e scoprite alcune cose spiacevoli: è un pulsante con il logo dell’imprenditore, che funziona da link al sito dell’imprenditore, che così ottiene a titolo gratuito uno spazio di visibilità direttamente dal sito del Comune. E invece dovrebbe fare semplicemente il suo dovere, a fronte dei compensi dovuti, pagati con soldi pubblici.
Da nessuna parte, per esempio, si trovano le modalità con cui fare reclamo al Comune per un disservizio, che è un elemento essenziale della Carta del Servizio.
Cos’altro può fare il cittadino che vuole sapere quali sono gli standard del servizio di igiene pubblica (ma anche quali siano i servizi offerti allo stato attuale dalla biblioteca, o anche le modalità per esprimere un reclamo sul malfunzionamento dei servizi sociali)?
Noi, pensando a noi stessi e a tutti i cittadini che come noi credono nella trasparenza, abbiamo fatto un ACCESSO CIVICO, nel quale abbiamo fatto presente all’amministrazione comunale questa grave mancanza e abbiamo chiesto di provvedere a pubblicare almeno alcune Carte del Servizio (per iniziare…), quelle per cui avevamo avuto sollecitazioni da parte dei cittadini e raccolto preoccupazioni e insoddisfazione.
La nostra richiesta è del 6 marzo 2017. Ne informiamo i concittadini, così non siamo i soli ad attendere le dovute pubblicazioni.
Siamo convinti che “tolleranza zero” è la strada più giusta.
Per tutti.
Breve racconto del primo dialogo cittadino
Una bella domenica mattina di primavera ha fatto da cornice al nostro primo “dialogo cittadino”, avvenuto il 26 marzo al Parco Europa di Pitz’e Serra. Seduti nel prato, siamo stati insieme un’ora e mezza.
Benché alcuni si incontrassero per la prima volta, non è stato difficile accordarsi sullo scopo, sugli argomenti e sul modo di portare avanti l’incontro fra noi cittadini. Il clima era sereno, costruttivo e partecipativo.
Volutamente non avevamo scelto un tema per l’incontro: abbiamo preferito lasciarlo alla spontaneità e alle esigenze portate dai singoli partecipanti. E gli argomenti non sono mancati.
Se dovessimo fare una sintesi, potremmo dire che alla base del volersi incontrare c’erano…
– il desiderio di condividere preoccupazioni e perplessità sulla vita civica attuale, ma anche le diverse visioni delle cose comuni
– la voglia di apprendere informazioni, donare le proprie agli altri, scambiarle
– la curiosità di scoprire e riscoprire la produttività dell’incontrarsi dal vivo per parlare di cose che ci accomunano.
E se dovessimo dire che cosa si è generato dall’incontro, diremmo simpatia, rispetto, idee, spirito di iniziativa, curiosità, nuova energia per fare ognuno la propria parte di cittadino attivo.
Abbiamo deciso diverse cose, da fare nei giorni seguenti. Abbiamo anche deciso di rincontrarci per un nuovo dialogo cittadino, a breve. Diffonderemo notizia su data e luogo appena possibile.