Qualche giorno fa, a Quartu, nella sala lettura della Biblioteca Comunale dei Ragazzi, ci sono stati due momenti di luce: per due pomeriggi, un gruppo di mamme ha radunato dei bambini e ha letto per loro ad alta voce. L’alta affluenza e la gioia dei partecipanti sono la parte più bella della notizia.
Vogliamo dare risalto all’iniziativa “LeggiAmo”, nella quale, a modo nostro, vediamo molte cose belle e importanti, e cioè…
…l’amore per i bambini, che porta gli adulti a sedere in basso, per poter ammirare da laggiù tutta la loro altezza
…l’amore per la lettura, che apre il sogno, l’apprendimento, la fantasia, il pensiero divergente, l’emozione nella parola
…il desiderio di donare una cosa bella, quale è la lettura, a chi – ancora piccolo – non conosce le lettere scritte, ma intanto impara a sfogliare un libro e ad aspettarsi che da lì dentro provengano storie e incanto
…la bellezza delle azioni autorganizzate, in cui, da cittadini, facciamo qualcosa non solo per noi e per i nostri figli, ma anche per (e insieme a) gli altri cittadini e i figli degli altri cittadini
…la forza delle iniziative positive, che valorizzano un luogo (la biblioteca civica) e le sue attività, impedendo, in questo modo, che la città possa dimenticarsi che biblioteca non è uno scaffale di libri da prendere in prestito, ma un contesto di promozione della cultura
…l’importanza di non smettere di chiedere che siano assicurate, nella nostra biblioteca civica, anche le attività di orientamento alla scelta, di promozione e di animazione della lettura, che c’erano e da qualche mese sono sospese per mancanza di personale specializzato.
Grazie di cuore alle mamme di LeggiAmo.
I piccoli che vi hanno sentito leggere hanno imparato anche che essere cittadini attivi rende il mondo più ricco.
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Dialoghi cittadini
“DIALOGHI CITTADINI” – 26 marzo 2017, ore 11, Parco Europa
Abbiamo pensato alla nostra Città di Quartu e alla povertà di occasioni di incontro umano spontaneo, esperienza perduta, sacrificata al ritmo della vita frettolosa.
Abbiamo pensato alla poca abitudine dei quartesi a uscire di casa per parlare.
Abbiamo pensato alla situazione sociale e generale di degrado, che opprime il vivere a Quartu e lede il buon umore (o benessere percepito) di noi cittadini.
Abbiamo pensato a tutti quelli che covano insoddisfazione per la gestione politica di oggi e di ieri, ma se la tengono e al massimo sviluppano la decisione di non interessarsene più o ancora o mai.
Abbiamo pensato a tutti quelli che appartengono a gruppi facebook cittadini e non si incontrano di persona, fuori dal mondo semifittizio della tastiera.
Abbiamo pensato che potevamo proporre, a tutti coloro che come noi sentono il bisogno di recuperare la bella abitudine al dialogo, di incontrarci, dandoci solo un appuntamento.
Per il nostro primo “DIALOGO CITTADINO” abbiamo scelto il bellissimo prato del Parco Europa a Pitz’e Serra.
L’appuntamento è per domenica 26 marzo, alle ore 11. Staremo insieme un’oretta.
Partecipa liberamente chiunque lo desidera. Noi vi aspettiamo lì.
I soci di Atobiu
(PS: in caso di cattivo tempo, rimandiamo)
Saluti al nuovo assessore
All’Assessore del Bilancio Roberto Fadda Di Martino porgiamo il nostro benvenuto.
Non riteniamo che ci sia tempo per altri convenevoli: la nostra Città ha già dimostrato di saper dare il peggio in materia di perdite di tempo. L’anno scorso è riuscita a perdere 7 mesi di vita amministrativa, approvando il documento di programmazione il 3 agosto. Noi ancora ce ne vergogniamo e Lei lo deve sapere subito.
Le basterebbe scorrere questa pagina per sapere che la nostra associazione ha molto a cuore questo argomento: spesso ne parliamo nei nostri incontri, spesso ne scriviamo pubblicamente, a volte facciamo accessi per avere notizie in merito alla volontà di finanziamento di servizi e iniziative da parte dell’amministrazione. Ne siamo molto preoccupati, dati i precedenti, relativi alla chiusura dell’asilo nido, alla riduzione a quasi zero della biblioteca, alla chiusura dell’archivio, alla non attivazione del servizio educativo territoriale, alla condizione di degrado estetico e funzionale della città, alla proroga creativa del servizio di igiene urbana, al mancato rinnovo delle assicurazioni delle auto comunali (non ancora smentita dall’amministrazione) e ad una lunga lista di cose che crediamo siano note anche a Lei.
Immaginiamo che Lei si trovi un gran bel problema da affrontare: la sensazione è che oltre alla difficoltà di programmazione (molto evidente, stando allo scorso anno) ci sia quella di far tornare i conti, e quindi di chiudere un qualunque bilancio. Ecco, su questo, la preghiamo di procedere spedito e coraggioso: se i conti sono a posto, come ogni cittadino in cuor suo spera, non perda tempo e approvi il bilancio rapidamente. Tanto, immaginiamo che lo sappia, ogni bilancio può essere variato ogni volta che serve.
Ma se mai fosse che i conti non tornano…per favore, glielo chiediamo col cuore: non dia la colpa alla contabilità armonizzata. I Comuni che avevano fatto le cose per bene non sono stati minimamente disturbati dalla contabilità armonizzata.
Se fosse che i conti non tornano, non faccia perdere tempo ai cittadini, facendo ricadere ogni cosa in una nuova e pessima esperienza di gestione provvisoria, ovvero il niente ancora più buio del niente presente: ne informi il Consiglio, la Città e ne dia adeguate spiegazioni.
Per il Bilancio Partecipato, approvato con mozione votata all’unanimità un anno fa e non ancora nemmeno regolamentato, dato il ritardo grave e data l’urgenza, siamo disposti ad aspettare ad un’altra volta.
Incontro su trasparenza e accesso civico
Incontro su trasparenza e accesso civico del 3 marzo 2017
Sala conferenze della Biblioteca Comunale di Quartu S. Elena
Carta dei valori
Associazione Atobiu – CARTA DEI VALORI
La partecipazione attiva dei cittadini per contribuire al progresso della comunità è un valore ed è il nostro sogno.
Ci impegniamo affinché la discussione dei temi pubblici torni ad essere una sana abitudine.
Riuniamo persone disponibili a contribuire, con il loro impegno e con le loro competenze, al buon andamento della vita pubblica.
Ci orienta la cultura del bene comune.
Il dialogo, il confronto costruttivo, l’ottimismo, la trasparenza, la lealtà, la ricerca della mediazione, la condivisione e la solidarietà, sono i nostri valori.
Le nostre azioni si ispirano a concretezza, coerenza e desiderio di crescita.
Ci impegniamo a documentarci e ad arricchire il nostro bagaglio culturale per metterlo a disposizione della collettività.
Mettendo in comune con altri cittadini idee, riflessioni, proposte, critiche, analisi, contributi programmatici e domande, cerchiamo di stimolare e qualificare il dibattito e le scelte sulla nostra Città.
Vogliamo contribuire allo sviluppo di un nuovo fermento ideale e civile a Quartu S. Elena.
Siamo aperti al confronto con tutti i cittadini che, condividendo i nostri valori, vogliano costruire insieme, una città vivibile e viva.
Bilancio (partecipato …?) 4 – una voce di spesa per la biblioteca civica
Riprendiamo a segnalare le cose che, secondo noi, meriterebbero un’attenzione particolare da parte dell’amministrazione, nel prossimo bilancio.
Lo facciamo immaginando che sia ormai pronto il regolamento per il bilancio partecipato.
Lo facciamo sperando che nel 2017, per l’approvazione del bilancio non si ricada nella situazione mortificante verificatasi nel 2016, all’insegna del ritardo grave.
Lo facciamo suggerendo ai Consiglieri di stimolare la Giunta a chiudere il bilancio correttamente almeno entro i tre mesi di esercizio provvisorio (ovvero entro il 31 marzo 2017), visto che non è stato approvato entro la sua scadenza normale (31 dicembre 2016). Potreste prenderlo come il principale impegno del momento, al posto degli stalli di cortesia e altre cose decisamente meno impattanti.
Lo facciamo perché troviamo intollerabile che a Quartu i servizi vengano eliminati o ridotti o sviliti, senza che i cittadini battano un colpo.
BILANCIO (PARTECIPATO …?) 4 – UNA VOCE DI SPESA PER LA BIBLIOTECA CIVICA
C’era una volta una biblioteca…
Era un bel posto, un luogo storico della città, l’antico mattatoio ristrutturato. Aveva spazi all’aperto, sale e mezzanini. La grande scelta di volumi si accompagnava all’offerta di alcuni servizi: letture per i più piccoli, incontri con gli autori, talvolta la partecipazione ad eventi di più vasta portata come “Il Festival Tuttestorie”, rassegna di letteratura per ragazzi.
Il sevizio era gestito da personale qualificato, in grado di occuparsi degli acquisti, della catalogazione dei nuovi volumi e di operare la necessaria mediazione tra la richiesta specifica dell’ utente e il patrimonio librario disponibile.
Il sistema non era perfetto ma la biblioteca era comunque un importante centro di aggregazione, di studio e di argine contro l’impoverimento culturale.
Ad oggi la biblioteca non può più contare su personale qualificato, le letture ad alta voce sono state sospese, gli orari di apertura pomeridiana drasticamente ridotti (due soli pomeriggi a settimana dalle 15:30 alle 18:00), in un ambiente non più confortevole: scarsamente illuminato e riscaldato.
In un momento di grande crisi quale quello che sta vivendo la città di Quartu S. Elena, occuparsi della biblioteca può sembrare quasi superfluo e irrispettoso di bisogni più urgenti.
Così non è!
Se le biblioteche non si connotano come uno spazio di libertà da offrire ai più giovani, come uno spazio e un luogo di tempo lento, come una finestra aperta sul mondo e sul sogno… cosa rimane alle nuove generazioni?
Temiamo che la risposta sia: il vuoto esistenziale di chi viene pensato unicamente come consumatore e che trova il suo sbocco naturale nel ricercare una forma di aggregazione sociale nell’unico non-luogo sempre aperto: il centro commerciale.
Ecco perché speriamo, sogniamo che nel bilancio comunale (chissà, magari partecipato…) una voce di spesa possa essere riservata alla cura ed alla valorizzazione di questo servizio.
Campagna per il referendum costituzionale
Sostieni il Referendum contro lo scempio della costituzione voluta da Renzi.
Si può firmare fino a fine giugno:
– nel proprio comune di residenza, presso la segreteria comunale
– nei gazebo situati a Quartu
Sabato 18 dalle 08,00 alle 13,00 Pitz’e Serra (mercato Campagna Amica)
Mercoledì 22 dalle 08,00 alle 13,00 Via della Musica fronte via Stradivari (mercato settimanale);
Venerdì 24 dalle 09,00 alle 21,00 in Viale colombo fronte civ. 100;
Mercoledì 29 dalle 08,00 alle 13,00 Via della Musica fronte via Stradivari (mercato settimanale);
– A Cagliari, tutti i giorni dalle 18 alle 20 in Via Garibaldi, angolo via Iglesias
Si firma per il referendum costituzionale e per l’abrogazione dell’Italicum
Tante buone ragioni per firmare a favore del referendum costituzionale:
le modifiche di ben 47 articoli introdotte dal Parlamento:
– Vengono dichiarate necessarie attribuendo alla Costituzione responsabilità di ritardi ed inefficienze che sono invece di una classe politica quanto meno inadeguata.
– Sono funzionali al consolidamento di un potere oligarchico e ad una riduzione della rappresentanza che in questi anni hanno già mostrato i loro gravi effetti negativi.
– Non superano il bicameralismo, ma lo rendono più confuso a causa di conflitti di competenza sia fra le due Camere che fra Camera e Regioni.
– Non viene dimostrato che diminuiscono i costi della politica perché il costo maggiore è determinato dalla macchina amministrativa per far funzionare le Camere (che rimane immodificata) ed il risparmio legato a riduzione del numero dei senatori e assenza di indennità per loro, potrà essere minimizzato dai rimborsi spese per trasferte, vitto e alloggio e dai maggiori costi legati all’iter legislativo più complicato.
– Invece di semplificare, le modifiche prevedono ben 12 diversi sistemi per approvare le leggi e l’iter legislativo sarà inevitabilmente rallentato. vedi per esempio www.federalismi.it/document/24022016173945.pdf .
– Riducono la democrazia e la chiamano efficienza: maggior potere al Governo a scapito del Parlamento e degli organi di controllo e di garanzia.
– Riducono la democrazia e la chiamano innovazione: maggior potere alla maggioranza di Governo a scapito delle autonomie regionali e locali. Viene prevista una clausola di supremazia che consente alla legge dello Stato, su proposta del Governo, di intervenire in materie riservate alle regioni quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica ovvero la tutela dell’interesse nazionale. In pratica ogni qualvolta lo ritenga opportuno.
– Espropriano la volontà popolare e la chiamano riforma: le firme necessarie per presentare disegni di legge d’iniziativa popolare passano da 50.000 a 150.000.
– Espropriano la volontà popolare e la chiamano governabilità: assieme all’Italicum, la legge elettorale recentemente approvata, consegnano la volontà popolare ad una minoranza parlamentare grazie ad uno sproporzionato premio di maggioranza.
Vedi tutte le modifiche
www.eticapa.it/…/up…/2016/05/Testo-riforma-Costituzione1.pdf
Altri motivi a favore del NO
https://comitatodemocraziacostituzionale.files.wordpress.co…
Acqua pubblica: scelta auspicabile e percorribile
Abbiamo partecipato con molto piacere all’incontro organizzato dal Comitato acquabenecomune di Quartu per la presentazione del libro “L’acqua pubblica è il futuro”.
Abbiamo conosciuto persone molto preparate e determinate che ci hanno offerto uno scorcio importante su come si è evoluto nel tempo l’approccio delle pubbliche amministrazioni nella gestione di questo prezioso bene comune che è stato progressivamente considerato, e di conseguenza trattato, come una qualsiasi merce di scambio, ma anche su come, in conseguenza dell’evidente fallimento di questa scelta politica, molte realtà di rilievo in svariate parti del mondo abbiano scelto per una netta inversione di tendenza.
Sostanzialmente il risultato della progressiva privatizzazione nella gestione dell’acqua, in una dimensione in cui i principali obiettivi da raggiungere diventano la riduzione dei costi e la massimizzazione del profitto (o remunerazione del capitale investito) ha fatto si che si sia diffusamente registrata una ridotta qualità dell’acqua e un aumento del suo costo.
Nella nostra specifica realtà, come illustrato nel dettaglio da Patrizia del comitato acquabenecomune marghine planargia, la situazione è piuttosto drammatica da diversi punti di vista. A partire dallo stato delle condotte che fa si che si disperda circa il 50% dell’acqua (il che, considerato l’attuale rischio siccità è molto grave).
Altro nodo critico è dato dal fatto che esistono ancora diversi km di tubature in cemento/amianto che, per ovvi motivi di salute pubblica, andrebbero sostituite.
La cattiva gestione da parte di Abbanoa in Sardegna è stata addirittura sanzionata dall’antitrust che nel settembre 2015 ha comminato una multa di un milione e ottocentomila euro per pratiche scorrette.
Sono attualmente in corso indagini a carico dei principali esponenti dell’Azienda per abuso d’ufficio, così come dell’assessore regionale ai lavori pubblici per uso illegittimo dei finanziamenti da destinare alle infrastrutture.
La gestione privatistica dell’acqua consente inoltre di interrompere l’erogazione del servizio idrico a chi, pur incolpevolmente, non è nelle condizioni di pagare. Ciò in palese violazione di quanto sancito dalle Nazioni Unite nella Dichiarazione sul diritto all’acqua, nonché in assoluto contrasto con la volontà popolare espressa negli appositi referendum.
Mariangela Rosolin, da diversi anni impegnata nel comitato acquabenencomune di Torino e curatrice della versione italiana del libro, ha mostrato come la strada della “Ripubblicizzazione dell’acqua” oltre che auspicabile sia anche assolutamente percorribile. Ha portato alcuni degli esempi, dettagliati nel testo presentato, che dimostrano come ciò sia avvenuto in diverse realtà, anche assai complesse, in varie parti del mondo. Da Giacarta a Parigi, dalla Germania agli Stati Uniti.
Proprio nell’ambito delle numerose e interessanti considerazioni oggetto dell’incontro si colloca la proposta del comitato acquabenecomune di Quartu, che intende portare all’attenzione dell’amministrazione comunale delle proposte concrete utili a garantire la partecipazione dei cittadini all’individuazione e adozione di scelte strategiche in materia di governo e gestione di questo essenziale bene comune.
Noi di Atobiu condividiamo la necessità di diffondere maggiore conoscenza e consapevolezza su temi così delicati e di creare rete nel territorio per poter con sempre maggiore forza sollecitare l’amministrazione pubblica a governare in funzione di un efficace, efficiente e solidale utilizzo delle nostre risorse. Per questi motivi sosterremo con il nostro impegno e partecipazione l’iniziativa promossa dal comitato acquabenecomune di Quartu.