Il comune e’ corrotto?

Difficile resistere ad esprimere pensieri, considerazioni, timori.
Nella terza città della Sardegna per numero di abitanti, stamattina, all’alba, abbiamo avuto 5 arresti per corruzione nell’ambito dell’edilizia privata, che hanno coinvolto imprenditori e dipendenti comunali di ben due settori, di cui uno è proprio quello che maggiormente dovrebbe garantire la sicurezza, con la sua azione di polizia amministrativa. Per pochi euro, all’antica.
Nella terza città della Sardegna per numero di abitanti abbiamo un Piano di prevenzione della corruzione di venticinque pagine. Se fossimo il Sindaco di Quartu, chiederemmo immediatamente conto dei controlli eseguiti su tutti i settori, come previsto nello stesso Piano, dove si dice che il Responsabile della corruzione deve rendicontare all’amministrazione sulle attività di controllo eseguite, entro la data del 15 dicembre. Se fossimo il Sindaco ne daremmo conto ai cittadini, con un dettaglio sufficiente a scongiurare l’insorgere del pensiero che il Sindaco tollera, non vede, non affronta, o peggio, non dissente, non prende fermamente le distanze. Attendiamo che il Sindaco ci dica quanti controlli sono stati effettuati, in quali settori, gli esiti degli stessi. Solo per il gusto amabile della trasparenza.
Nel piano di prevenzione della corruzione, le pratiche edilizie hanno un coefficiente di rischio medio (circa 7 sul massimo di 10). Bisognerebbe informare il Segretario Generale di quanto successo e chiedergli di aggiornarlo, per una migliore prevenzione, appunto. Peccato, perché era stato appena approvato, in maggio 2016, un tempo non sospetto, evidentemente.
Nella terza città della Sardegna per numero di abitanti siamo abituati da molto alle inchieste: ce ne sono in corso che riguardano altri dipendenti, dirigenti attualmente in carica, ex sindaco ora consigliere “responsabile” e presidente del consiglio… Se noi fossimo il Sindaco prometteremmo ai cittadini fin da ora di dichiarare il Comune “parte lesa” e ci impegneremmo a chiedere i danni all’immagine: due gesti che potrebbero dare almeno sollievo morale a tutti quei cittadini che sono stati educati nell’integrità, che crescono i propri figli insegnandogliela e testimoniandola ogni giorno.
Se invece, domani, ci svegliamo ed era tutto finto…benissimo, potremmo sempre uscire nelle strade a festeggiare il pericolo – scampato – di avere un Comune corrotto.

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