Riflessioni di fine anno.

Fra qualche ora si chiude un altro anno.
La situazione della Città di Quartu continua ad essere molto critica: potremmo elencare doveri non portati a compimento dell’amministrazione, prospettive politiche limitate, scelte amministrative non oculate, momenti difficili gestiti male. Non lo faremo, non perché non capiamo o non ricordiamo le cose, ma perché preferiamo dedicare il nostro sguardo ad alcune cose accadute che consideriamo buone e prenderne forza.

Durante quest’ultimo anno sono nati nuovi comitati civici, un movimento politico cittadino, un’altra associazione che promette di impegnarsi per la cittadinanza attiva. Ci piace riconoscere lo sforzo di tutti coloro che avviano nuove attività ispirate al valore, per noi fondamentale, della PARTECIPAZIONE.

Il Comune e l’Ente Parco, dopo la richiesta della nostra associazione, hanno iniziato a pubblicare le informazioni ambientali. Diversi gruppi di cittadini hanno chiesto maggiore pubblicità dei lavori delle commissioni consiliari, a partire dalle convocazioni e dai verbali. Conviene non sminuire questi accadimenti e coglierne la portata vera, che è il richiamo dell’amministrazione al DOVERE DELLA TRASPARENZA, e il desiderio, crescente in noi cittadini, di vederla finalmente realizzata.

Una rete di associazioni e gruppi ha creato e proposto all’amministrazione comunale una bozza di regolamento per la partecipazione, la cui mancanza a Quartu è una grave ventennale inadempienza alle leggi. Una commissione consiliare la ha analizzata e inviata all’apparato tecnico comunale, per la revisione prima dell’approvazione. Lo consideriamo un esempio di COOPERAZIONE, di unità su un obiettivo comune. Speriamo che l’approvazione di quel regolamento mancante dia il frutto sperato.

Nella scorsa primavera, ci siamo seduti per quattro volte, in quattro piazze diverse della città, a ragionare insieme a chi volesse farlo con noi. Con i “dialoghi cittadini” abbiamo provato a rilanciare il senso e il valore dell’INCONTRO in luogo della discussione sui social. In quelle chiacchierate abbiamo spesso ricevuto la richiesta – talvolta anche la pressione – di “fare qualcosa”. Come abbiamo sempre detto, non vogliamo ricevere deleghe, ma invitare ognuno ad attivare percorsi nuovi o a prenderne parte. Ci piace pensare che dai dialoghi siano partite provocazioni, idee, nuova energia. Il DIALOGO è per noi un valore e speriamo che possa caratterizzare il nostro prossimo futuro, compreso il dibattito pubblico e quello elettorale.

Fra marzo e novembre abbiamo voluto aprire tre discussioni su temi “forti”: la trasparenza, la gestione delle risorse economiche comunali, la prevenzione della corruzione. Vedere l’interesse dei cittadini a questi argomenti tutt’altro che semplici accresce il nostro ottimismo. Desideriamo davvero tanto che il dibattito politico e l’impegno civico siano sempre più qualificati, anche grazie alla COMPETENZA di noi cittadini, a cui non dovremmo mai rinunciare, se vogliamo fare la nostra parte.

Certo, c’è ancora tanto da fare, ma alcune strade sono state aperte e questo crea in noi una sensazione positiva che chiamiamo SPERANZA.

Per quanto ci riguarda, stiamo lavorando per partecipare alla consultazione pubblica per l’integrazione del Piano di prevenzione della corruzione. A gennaio promuoveremo un incontro pubblico dedicato allo Statuto della Regione Autonoma della Sardegna. Da febbraio saremo impegnati nelle scuole superiori di Quartu, a dialogare con i ragazzi più grandi di come tutti possiamo e dobbiamo essere cittadini attivi.

Buon anno nuovo a tutte e a tutti.

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