26 ottobre 2018: Il patto etico per la città di Quartu Sant’Elena viene pubblicato e si inizia la raccolta delle firme

Nel fare questa proposta alla Città sicuramente non avevamo in mente chi si sarebbe candidato, ma avevamo chiare le situazioni che ci sembravano più strettamente legate al degrado della Città:

– c’è una altissima sfiducia nella rappresentanza politica, che si è tradotta, nelle ultime precedenti elezioni comunali, nel 60% di quartesi che non sono andati a votare

– la pratica del voto di scambio è diffusa e ritenuta “normale”, di conseguenza il politico migliore è quello che mi (a me solo!…) risolverà i (miei) problemi; questo fenomeno sporca la fase elettorale, l’azione amministrativa e la vita civica

– gran parte dei quartesi delegano tutta la loro vita ai rappresentanti politici, senza intervenire, verificare, valutare, partecipare; non si interessano dei programmi elettorali, hanno l’idea che non contino niente e che non servano, non partecipano alla fase elettorale (a meno che non siano candidati o sostenitori di liste, per la mera utilità del consenso)

UN LUNGO CAMMINO

Per ottenere le attuali 412 sottoscrizioni abbiamo compiuto una innumerevole quantità di azioni, contatti, dialoghi personali o di gruppo. Per noi è stata ed è un grandissima opportunità di alimentare la nascita di un pensiero nuovo: ogni cittadino può migliorare le cose, nel suo piccolo, con il proprio impegno personale.

Non sono mancate diffidenza, critiche distruttive, squalifiche, strumentalizzazioni, provocazioni e qualche volta (poche) gli insulti: noi vogliamo interpretarli come “paura del cambiamento” e incapacità di credere che la pressione del cittadino partecipe e attivo possa cambiare veramente le cose e che si possa fare “politica” senza candidarsi. Sapevamo prima di iniziare che avremmo avuto queste difficoltà e abbiamo confidato nel DIALOGO COSTRUTTIVO per affrontarle.

DUE ANNI DOPO……

Nemmeno a farlo apposta, si vota!

E in questa fase attuale, in cui si solleva la tensione da campagna elettorale, il patto etico solleva discussioni.

Desideriamo precisare:

– Atobiu non è una corte di giustizia o un tribunale che andrà a giudicare chi ha rispettato o meno il patto etico. La sottoscrizione è libera: chi lo rispetta si promuove come cittadino o candidato serio e credibile, chi lo tradisce perde la propria credibilità. Piuttosto, chiediamoci perchè un ragionamento del genere ci risulta così difficile da accettare

– dal nostro punto di vista, tutti i sottoscrittori meritano la nostra fiducia sul fatto che si impegneranno a vivere la fase elettorale e l’azione amministrativa secondo i valori del patto: sarà un impegno e un piacere incoraggiare un concittadino che si perde o un politico che se ne dimentica. La chiamiamo corresponsabilità e sappiamo che è la radice della coesione sociale (così assente in una Città “maltrattata” e frammentata). Si alimenta di ottimismo e di spirito critico. Vi invitiamo a vedere le cose anche da questo punto di vista

– in genere scegliamo di non condurre il dialogo con chi lo avvia provocando: la provocazione non corrisponde a un bisogno sincero di confronto e non prelude a nulla di buono. Sappiamo di poter risultare sgraditi o non comprensibili per questo, ma contiamo nella comprensione e accettazione della nostra volontà di promuovere – anche con i fatti – la comunicazione non ostile nella nostra Città

– osserviamo diversi tentativi di strumentalizzare il Patto Etico, per discreditare una parte politica o un candidato avversari. Niente di più inutile: è una tecnica becera della ricerca di consenso, che per quanto ci riguarda nasconde un grande vuoto: di valori, di persone, di programmi, di idee sane, di correttezza. Invitiamo queste persone (…o profili, o troll, o fake…?) a impegnarsi piuttosto nell’aiutare il proprio candidato a migliorare se stesso o a mettere in evidenza le proprie cose positive.

Ovviamente, invitiamo tutti i concittadini a spendere un po’ del loro tempo nella lettura dei programmi elettorali e nella loro valutazione prima di dare il voto (se volete abbiamo creato una griglia di criteri utili).

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