BUON VOTO CONSAPEVOLE

Con le elezioni finisce il nostro percorso pre elettorale, durato due anni e accompagnato dal Patto Etico.

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Siamo grati ai 400 e più sostenitori per averci creduto. Vedere che, in altri comuni, dei cittadini e dei candidati lo hanno discusso e sottoscritto per cercare di dare una qualità migliore al momento elettorale, aumenta la nostra speranza nell’affermazione dei suoi principi nella politica: PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, ETICA, LEGALITA’, NONVIOLENZA.

La strada è ancora lunga e sentiamo che sarà ancora molto dura.La leggerezza con cui si firma un patto di corresponsabilità e si procede senza più tenerne conto, che ha caratterizzato due candidati sindaci e altri candidati sottoscrittori, è un dato, che merita riflessione (e tanto altro lavoro in futuro) per la riaffermazione del valore dell’affidabilità, della “parola data”.

La necessità di sviluppare gli anticorpi sociali contro il voto si scambio e tutte le forme di corruzione elettorale è davanti a noi, concreta e attuale: siamo consapevoli che non si cambia una sottocultura politica così affermata in poco tempo, ma sappiamo che almeno stavolta ne abbiamo parlato a lungo. Ora, molti più concittadini sanno che è possibile rifiutare lo scambio del voto con un favore personale, che possono bloccarlo e, perchè no, anche denunciare, perchè scambiare favori personali con il voto (e viceversa) è un reato.

La non ostilità ha caratterizzato generalmente i candidati sindaci, in questa campagna elettorale. Meno evidente l’impegno a stare nei limiti della correttezza e della costruttività da parte di simpatizzanti e sostenitori: si crede ancora tanto che l’aggressività promuova, e invece squalifica gravemente. Tuttavia, tante manifestazioni e iniziative hanno avuto il bel sapore della promozione e dell’entusiasmo, della serietà e dell’impegno autentico. Non possiamo non pensare che da questo si progredirà ulteriormente. Nutriamo speranza e fiducia.

Abbiamo sentito parlare continuamente di partecipazione dei cittadini: qualcuno lo ha sperimentato proficuamente come metodo nella costruzione del programma elettorale, e quasi tutti i candidati hanno preso impegni per portare sul piano amministrativo gli strumenti della partecipazione. Noi seguiremo con molta puntualità l’attuazione di questi impegni elettorali, convinti come siamo che sia finito il tempo della delega totale al politico di turno. Per noi, questo sarà il vero sviluppo sociale: riappropriarci della nostra cittadinanza e tornare coesi.”

I programmi elettorali non servono a niente”, in questo 2020 ci sembra piuttosto invecchiata e almeno parzialmente sostituita da un più stringente dovere a curare il proprio programma elettorale: un po’ per volta ci abitueremo tutti a leggerli e a valutarli.

Per noi, dialogare con tre dei sei candidati, chiedere loro ragione delle scelte e proporre integrazioni a beneficio della comunità, è stato un momento importante. Così, in fondo, dovrebbe essere la politica moderna: compiere le proprie scelte considerando i cittadini interlocutori e non oggetti delle stesse. Prendiamoci l’ultimo ulteriore impegno: convincere almeno una persona che non ne avrebbe intenzione o volontà, ad andare alle urne e votare. L’astensionismo è parte del nostro problema.

Quartu ha bisogno dell’impegno di tutti.Buon voto consapevole.

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