Pezzette sul canotto lacero

Quante volte abbiamo sollecitato il problema della mancanza di bilancio….
Chi ha seguito il nostro lavoro sa che siamo assolutamente convinti che quei ritardi nella predisposizione del più importante documento di programmazione del Comune, non occasionali o episodici o straordinari, ma prassi consolidata della Giunta Delunas, originano molti dei disservizi che colpiscono noi cittadini del Comune di Quartu.
Ne nominiamo tre, che di recente hanno attirato l’attenzione dei cittadini:
– I tamburi dei lavoratori del verde pubblico, sospesi nel niente, mentre scorre – assolutamente tardiva – una procedura di gara per trovare il prossimo gestore dell’appalto (per due mesi), dicono a gran voce che manca la programmazione, manca la continuità, mancano i servizi. E manca la sicurezza del vivere in chi incrocia, da lavoratore, il Comune di Quartu. Costoro non sono gli unici!
– I pagamenti dei contributi dei Piani personalizzati per le famiglie con disabili (L.162), già in ritardo per la lentezza della RAS, ma liquidati molto dopo la gran parte dei Comuni sardi che avevano un bilancio approvato in cui iscrivere le somme provenienti dalla Regione. E si sa, in un bilancio non si può spendere ciò che non è stato “iscritto”, e non si può iscrivere nessuna somma in un bilancio inesistente. Banale. Devastante.
– La proroga del servizio di igiene urbana, nella forma decisamente insolita e sorprendente dell’ordinanza (fuori da ogni prescrizione del Codice dei Contratti, che prevede l’espletamento di una gara d’appalto), segno del lavoro improvvisato, emergenziale, senza pianificazione e senza riguardo.
Per noi non è negligenza, ma colpa grave. Non è caos di un momento, ma sistema sbagliato che gli amministratori in carica non hanno forza e capacità di sovvertire e che l’intero Consiglio Comunale, colpevolmente, continua a tenere in vita.
Siamo feriti per la parte più debole della popolazione: chi ha bisogno dei servizi e dei sussidi sociali, chi lavora per le ditte che forniscono servizi all’amministrazione, in genere per poco.
Crediamo che sia indispensabile e urgente rimboccarsi le maniche e sopperire alla inerzia che ha caratterizzato questa Amministrazione, recuperando un po’ di tempo perduto, avviando anche contestualmente tutte le procedure umanamente attivabili.
Lo chiediamo con forza.
Però, se non siete in grado di recuperare questa drammatica situazione abbiate il coraggio di lasciare. Il commissariamento sarebbe a questo punto il male minore.

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