… e nemmeno responsabilità.
Cari consiglieri Tonio Pani, Romina Angius, Valeria Piras, Chiara Pili e Marcella Marini, questo vogliamo dirvi: dalla nostra Associazione non potrà mai provenire un plauso alla vostra astensione nel consiglio comunale di mercoledi, a proposito del bilancio consuntivo.
Per noi, l’approvazione del consuntivo ha un importanza veramente strategica.
E’ cosa seria.
E’ un momento di verifica politica.
E il 26 settembre 2018…
…Votare a favore significava validare la politica condotta dalla maggioranza e permetterle di andare avanti. Dire che è cosa buona, tutto quanto fatto e come è stato fatto. Chi, mercoledì, ha votato a favore, con qualunque propria motivazione (che noi non possiamo che ascoltare, salva la libertà di critica e dissenso) ha preso questa posizione.
…Votare contro, viceversa, significava esprimere disaccordo con quanto fatto finora dall’amministrazione in carica e cercare di mettere fine ad una consiliatura insoddisfacente, i cui segni sono sotto gli occhi di tutti e sulle spalle di ciascuno, per chi se li sente.
Ma non votare nè a favore nè contro, astenersi, che cosa pensate che significhi per noi?
Per il futuro, dal cuore, vi chiediamo di non fare più slogan, attività vuote, post sulla partecipazione, perchè la partecipazione è un’ altra cosa.
La partecipazione è fare scelte, in prima persona.
E’ schierarsi.
E’ difendere apertamente ideali, persone, società. E farlo, talvolta, insieme agli altri.
E’ maturare posizioni personali e di gruppo, palesarle, spiegarle.
E’ votare in maniera lineare, a favore o contro, in consiglio, assumendosi la responsabilità di fare scelte e non fingere di subirle.

Ci eravamo interessati a questo argomento alla fine della scorsa estate (
« Malgrado la cattiva amministrazione, l’insufficienza della popolazione e tutti gli intralci che ostacolano l’agricoltura, il commercio e l’industria, la Sardegna abbonda di tutto ciò che è necessario per il nutrimento e la sussistenza dei suoi abitanti. Se la Sardegna in uno stato di languore, senza governo, senza industria, dopo diversi secoli di disastri, possiede così grandi risorse, bisogna concludere che ben amministrata sarebbe uno degli stati più ricchi d’Europa, e che gli antichi non hanno avuto torto a rappresentarcela come un paese celebre per la sua grandezza, per la sua popolazione e per l’abbondanza della sua produzione. »
Eccoci qui, per il terzo anno di seguito, a vivere la stessa situazione: il Comune di Quartu lascia scadere anche il termine della “proroga della proroga” per l’approvazione del bilancio, e si ritrova in “gestione provvisoria”. Stanchi di rispiegarcelo a vicenda, nella fase di gestione provvisoria il Comune può pagare solo tasse, stipendi, mutui. Non può fare contratti, 


